venerdì 8 aprile 2011

CORRENDO CORRENDO

È fermo
instabile, agitato;
come la memoria di un addio.
Nell’allegria carnevalesca 
dello shopping natalizio,
un uomo di ieri.
Un poeta che conobbi
compositore di canzoni,
liriche, poemetti;
editore, acquirente
rivenditore di libri usati,
fumetti, riviste porno e figurine.
Possessore di una baracchetta mobile.
Cammina,
muove dei passettini
come un bambino
che si stacca dalla carrozzella;
ha una mano che trema.
Sta davanti
alla vetrina di una gelateria;
un cartello recita: si confezionano
panettoni con gelato a scelta.
Forse non vuole entrare,
posseduto da un ictus cerebrale
si rifugia nel suo passato,
correndo, correndo.  

Nessun commento:

Posta un commento