domenica 30 settembre 2012

I COLORI.....


I COLORI DELLA LUNA
 
 Quando la luna è rossa
  È rossa per la vergogna,
  il sole l’ha circonfusa
  e tutti l’hanno vista;
     quando è pallida invece
     appare fredda e scontrosa,
     le tocca il turno di notte
     e il suo amante..riposa.

TI AMO

TI AMO

Tuffarmi in questo amore

A capofitto,
un trampolino sul tuo mare,
onda che avvolge il corpo mio.
A capofitto in questo mare
Che ogni parola ascolta
Ogni carezza ricorda

Ogni sussurro riporta.
Morto nel tempo
In questo momento io tento
E sono un uomo che muove i primi passi
E dalla cui bocca muta
Nasce la parola Amo!
E la frase
“Ti amo,un mare d’amore,t’amo”

AGGIUNTO

Un po' più in là della tua solitudine, c'è la persona che ami.
-- Dino Buzzati
..Guai se la sorpassi!

IL MIO DIO

Iniziando dalle medie mi sono sempre chiesto perché dovrebbe esserci un dio e un solo dio,e perché tanta gente si affanna e pretende di spiegarne il motivo,il pensiero di questo dio,la storia,l'umore,il carattere e il volere.
In verità,in verità vi dico,il mio dio ha questi nomi:Buonsenso,Buonumore,Buonafortuna,Buonaserata...AMICO!

sabato 29 settembre 2012

IL MIO PRIMO....

Il mio primo giorno in chat
 
IO: Ciao,che fai di bello?
LEI:    Vorrei essere solo lasciata in pace
IO:    Per così poco incarico il mio giullare
LEI:  Ma falla finita mi sa che il giullare sei te!!!!
IO:  No,io mi occupo di cose importanti
LEI:  Mi fai ammazzare dalle risateHHHHHHHHHHHHHHHHAAAAA!!!!!
IO:  Cerco di essere perfetto,è questa la presunzione che mi farà migliorare
LEI: Non credo proprio,non è questa la strada da percorrere
IO: E Qual'è?
LEI: Le persone veramente intelligenti lo sanno
IO:  Allora dimmelo tu,prego.
LEI:  IOOOOOOOOO?OOOO!!!!!
IO:  Sospettavo che tu non fossi in grado di dare una risposta.
LEI:  Se ti togli di tornoOOOMI FAI UNA GRANDE CORTESIAAAAAA!!!
IO:  Usi troppo le maiuscole e i punti esclamativi
LEI:  FFFFAAAANNNNCCCCUUUUL::::OOO!!!
IO:  Le lavandaie sono più educate
LEI:  Sei disgustosamente tronfio e pieno di putridume
IO:  Io e te ci somigliamo,siamo sfaccettature dello stesso diamante,il profili prezioso sei tu.
LEI:  Somigliare a te? O no!! Mio Signore..no!
IO:  O soave fanciulla..o dolce viso..

venerdì 28 settembre 2012

LA MUSICA E'...

La musica è la poesia dell'anima,e la poesia nasce sempre da una nota musicale.

INSONNIA...


INSONNIA RICAMBIATA
Tic ..tac.. Tic. .tac
Le lancette luminose delle ore e dei minuti stanno a braccia aperte, in questa posizione segnano le tre meno un quarto,  e quella piccolina fissa sul cinque, sta aspettando che quella delle ore  arrivi al cinque e la più lunga arrivi al dodici  e farà scattare la suoneria proprio quando si interporrà esattamente nel mezzo tra l’uno e il due.
 Alle cinque in punto la sveglia sul comodino suonerà e questa sonorità meccanica farà scattare come una molla, la mia donna, orsa bianca in letargo.
Tic Tac.. Tic Tac, ci sa fare questo meccanismo a tenerti sveglio, anche perché dopo la cena a lume di candela e il secchiello dello champagne con ghiaccio, lei, mi ha, si, baciato e abbracciato, ma non ha accettato l’invito di salire in camera, ma ha chiesto un taxi e se ne è andata.
Non parlo dell’orsa bianca, parlo di una gazzella bionda e profumata di gioventù. Vedere quest’orsa bianca che non  russa e non smania pare morta, è il rincaro della dose morale della delusione subita.
Tic Tac. .Tic  Tac.. Che precisione ossessiva! Che cospirazione contro la mia povera anima!!
Un minuto è un ettaro di silenzio…Ho contato tutte le pecorelle che c’erano da contare. .ho ripassato fatture e conti da pagare.. tutto regolare come risulta il bollo dell’auto pagato, insieme al canone tv, l’ultima rata dell’acqua e.. cche  caz. . Basta! Cos ‘è che non va?
Azz!  Dovevo lasciare qualche insoluto, una rivalsa da pensare e addormentarmi dolcemente.
Come prima pareva una mummia nella cripta, adesso l’orsa bianca si anima, si gira
Si porta via tutte le coperte e se le possa sotto il corpo come bende,un sospirone e poi niente, silenzio tombale.
Lupi affamati attaccano la slitta dei ricordi, tic tac, tic tac, un tarlo scava, tic tac, tic tac, un tarlo porta via.. l’armadio scricchiola sotto il peso della cravatta.
DRRRRR! L’ora programmata arriva, la suoneria è una fanfara di un reggimento in marcia, l’orsa scatta a sedere sul letto, la mummia si sbenda della coperta che s’è tirata, sbadiglia, si stropiccia gli occhi, guarda la finestra, borbotta.. ”Le tende!! Subito le tende, le spicco e le metto in lavatrice.. si subito.. prima di tutto le tende!!
S’accorge che la sto guardando e dopo un sospirone aggiunge” Beato tu. .Ah, che nottataccia!!

TIVU'?

"Se qualcuno ti ferma per strada,ti porge un microfono e ti fa questa domanda-Tivù..o Tivì? Come risolveresti questo dilemma?-Scappa!! Vattene al polo nord,allontanati dalla malattia di questa mentalità disgraziata,chiudi la tua anima in un Iglò" 

mercoledì 26 settembre 2012

INTIMITA'


INTIMITA’
Cominiò tutto tempo fa,di sera,solo davanti al camino.
Che cominciò? Cominciò questo colloquio privato,questa intimità,tra me e me,tra noi due,quando capita di ritrovarci in due,nel senso che io e lui,noi due , le due personalità si concedono una riflessione comune.
  Davanti al camino,dicevo.Si crea un’intimità insostituibile,soli davanti al camino e può succedere che i due io che abitano gli emisferi del cervello,abbiano le stesse emozioni,un rispetto comune per il fuoco,la fiamma,il crepitio,l’atmosfera serale casalinga creata dal camino.
    Io l’ho sempre amato e rispettato,come un figlio ama e rispetta il padre,e viceversa,anche se non sempre si avvera il viceversa,ma lasciamo stare.
Io li ho sempre rispettati,padre e camino,intendo;per il camino ho sempre avuto quei riguardi che abbiamo per un amico che non fuma,non ho mai fumato in sua presenza e lui mi ha..ricambiato,non ha mai disperso un filo di fumo nella stanza,mai in nessun caso,anche se qualche nottata era tormentata da un vento di tramontana:Potevo addormentarmi tranquillamente sulla poltrona,anche se gli altri comignoli sospiravano e battevano i denti,lui restava caldo e tranquillo.
    Oggi forse è un privilegio avere un camino in casa,ma io ho preferito sacrificarmi per questa casetta in collina piuttosto che per un attico in città.come ha fatto a suo tempo il mio miglior amico.Mi sono congratulato con lui ed andai a trovarlo,lui ancora deve ricambiare la visita.E’ al corrente che ho una stanza rustica con camino,come io ho contato cinque televisori a casa sua e un condomio che non invidio.
Abituarsi al camino è facile,difficile interagire con i condomini.Conosco storie banali e raccapriccianti.A volte le persone sono bocche di fuoco infernali.
Quando stavo in condomnio litigavo con l’altro me stesso,non eravamo mai d’accordo sulla posizione da prendere per l’ordine del giorno delle riunioni;
adesso,no,tutto procede ottimamente,se ci troviamo soli e insieme di sera davanti al camino e non abbiamo voglia di aprire bocca,pensiamo per conto nostro e stiamo zitti.Ma succede che a tarda sera,salendo le scale per andare in camera prima di aprire la porta,ci salutiamo,augurandoci la buonanotte.


















IL TUO CIELO


IL TUO CIELO

Riquadra,reclama,recinta
Il tuo cielo
Con la scenografia
Delle nuvole cangianti
Instabili,insicure,nude.
Sono quelle che sono
Senza trucchi o diavolerie;
  in quest’affresco del creato
  portaci l’amore tuo.chi sia sia,
  perché l’amore è fantasia.
  Follia esagerata.

EQUIVOCI...

Equivoci stagionali.: Lui -Tutto a posto?
Lei -Si!!! Ho riordinato i cassetti del comò e 
dell'armadio...Arrivederci al prossimo 
anno!

CIAK NON SI GIRA PIU


CIAK..NON SI GIRA PIU’
     Sui giornali c’era scritto “Materia celebrale” per noi ragazzetti che l’avevamo vista di prima mattina andando a scuola ,da ignorantelli  e provinciali avevamo detto a tutta la scuola che si trattava di pezzetti di ciccia e sangue.Poi,il figlio del macellaio che come noi aveva visto da sotto il fondo del rimorchio il corpo di quel giovane quasi incollato al muro e tenuto fermo,sorretto dalla sponda di un carro da rimorchio,quel corpo che si vedeva solo fino al petto perché la testa era stata completamente schiacciata mentre manovrava a mano,da solo,dal dietro e in piedi,quel mezzo di supporto alle riprese della troupe cinematografica per la quale lavorava,questo figlio di macellaio,grezzo e benestante,avvezzo alla macellazione animale,disse,alzando le spalle”E’ tutto cervello spappolato con le ossa del cranio e le mascelle” Continuò ad affilare il coltello che suo padre gli aveva dato come primo compito finita la scuola,ma un occhio lo lasciò un bel po’ incollato al pallone di cuoio che uno di noi aveva sottobraccio.
  Certo,noi tornammo a scuola  e i giorni si susseguirono con gli stessi ritmi.Dimenticavamo e tornavamo su quella tragedia che si arricchiva di commenti e di accese discussioni tra gli adulti e accorate preghiere delle nonne con corona del rosario stretta tra le mani,tornavamo su quella tragedia da ascoltatori e spettatori di certe riunioni improvvisate in mezzo alla strada,tra una faccenda e l’altra delle mamme che vivevano strade e vicoli del nostro quartiere.
Non mi ricordo per quanto tempo restò tutto intoccabile e transennato in quella piazzetta vicino alla chiesa della carità.C’era,anche se non praticabile,l’ingresso secondario  alla Villa D’Este;ci sarà stata senz’altro un’inchiesta,una indagine,in quel periodo si riversarono dove era accaduta la tragedia,un’infinità di persone e personaggi,giornalisti.giuristi,turisti in cerca dell’ingresso principale dirottati per sbaglio o per genuina cattiveria provinciale,e fedeli che frequentavano la chiesa,diventarono fedelissimi e gente di altri quartieri allungavano il tragitto per vedere,sapere,essere aggiornati.
    Quel disgraziato s’era messo in testa di fare l’attore e si arrangiava a fare l’operaio generico in quel mondo che considerava dorato e al quale sognava di appartenere un giorno,nel ruolo più desiderato,quello di attore,a cui si chiedono autografi e strette di mano.
  Finì l’anno scolastico,durante l’estate alcuni operai,nel punto dove quel giovane aveva perso la vita,costruirono una nicchietta dove venne posta una mensola,una mensola con fiori,foto e lumi accesi notte e giorno.
Una domenica che si soffocava dal caldo,un gruppo di persone si fermarono davanti alla nicchia,a semicerchio,gli uomini avevano giacca e cravatta,le donne camicette con maniche lunghe e senza la minima scollatura;sembravano più funzionari che parenti.
Mi accorsi che le donne piangevano senza quasi respirare e non riuscii a capire chi fosse la madre,se ce l’aveva,parevano tutti con lo stesso dolore;nessuno aprì bocca,ma il signore che era il solo con i capelli brizzolati ,disse"Hai recitato con la morte,mon amì Julien”
Quando andarono via,noi che avevamo assistito e sentito,ci chiedemmo che voleva dire  “mom amì” e se Julien era un nome di uomo e non sapemmo risponderci fino a quando non incontrammo il figlio del macellaio che la domenica metteva il completo  blu e la cravatta come suo padre;lui non aveva neanche assistito alla scena,eppure quando cedemmo alla curiosità di sapere e chiedemmo se lui conosceva quelle persone,ci disse,guardandosi le mani con la stessa attenzione che aveva quando affilava i coltelli “Secondo voi,quello più anziano era il padre?”
-Quello era il regista..il regista del film che hanno girato a Villa D’Este-
“Come lo sai??” Chiedemmo in coro
Tornò a guardarci e a guardarsi attentamente le mani e disse che suo padre l’aveva  avuto come cliente per tutto il periodo delle riprese.
-Il manovratore,il morto,si chiamava Julien e sempre quando il vecchio si rivolgeva a lui,diceva “Mon amì Julien”
    Quel giorno sono certo che tutti noi l’ammirammo e allo stesso tempo fummo inviodiosi di quello che aveva saputo,ma l’invidia vinse l’ammirazione  e non gli chiedemmo cosa volesse dire “Mon Amì”



VENTO


VENTO DI MAESTRALE

 La pineta
Ha paura del vento forte,
il pino giovane
è un gigante spettinato,
s’abbraccia
al tronco  più vicino
ma il vento
è troppo forte.
Gli ha già
Spezzato un braccio.
   Anche a me fa paura,
sembra l’alito di un dio cattivo.




TI AMO


TI AMO

Tuffarmi in questo amore
A capofitto,
un trampolino sul tuo mare,
onda  che avvolge il corpo mio.
A capofitto in questo mare
Che ogni parola ascolta
Ogni carezza ricorda
Ogni sussurro riporta.
        Morto nel tempo
In questo momento io tento
E sono un uomo che muove i primi passi
E dalla cui bocca muta
Nasce la frase
    “Ti amo,un mare d’amore,t’amo”

PROVERBI...

PROVERBI RIVISTI: Chi tace acconsente.
Specialmente se è assente,se è morto.

L'ECO

RISPONDE L’ECO

“Io amo te” E qui resta scritto
“Io amo te” E adesso te lo dico
“Io amo te” E tu non hai sentito
“Io amo te” E adesso te grido

Io amo te..amo te…teeee
Risponde l’eco

martedì 25 settembre 2012

IMPROVVISO


IMPROVVISO

Mi passò vicino e mi guardò.
  Fiore gitano ,fiore di loto
  Letizia negli occhi
  Promessa nello sguardo…
Chissà se è vero,chissà se sogno.
Posso rivederla ,adesso posso.

Se chiudo gli occhi
La ritrovo e parlo,
ma che ho fatto
in quel momento,
che ho detto
in quel momento improvviso?

Ripassa fiore gitano.
Ripassa fiore di loto.
E dammi un pizzicotto.
Se dormo in piedi beato,
tirami l’orecchio
svegliami in malo modo.

Se veramente dormo,
cerca di scoprire,fiore gitano,
dov’è il sito del mio sogno,
fiore gitano,fiore di loto.





TU SEI..

"Tu sei come una rosa che è nata dalle spine per farmi arrivare al suo profumo..sanguinando."

NUVOLETTE

Due nuvolette
Vanno a fare
Le veline
Sulla finestra
Della luna,
quando
sul letto del prato
arrivano le coppiette,
una coppia si spoglia,
un’altra s’appresta.
un’altra è già nuda

LA FAME


CONFESSIONALE

La fame?
   E’ il bisogno
   Il fabbisogno
   Ogni giorno di te;
   l’erezione del digiuno
   quello notturno e mattutino;
   fame,riesumazione assillante.

Cosa vuoi mia diletta?
Velluti, seta d’oriente
Vuoi biancheria
Ricamata a mano?

Poso ricamarti la pelle
Con le mie mani.
Le carezze sono
Di raso puro
La parola d’amore
Sussurrata nell’orecchio.
Serviti di me ,mia Regina
sarò il tuo stalliere
il tuo giullare
il tuo ciambelliere.
Il tuo Re!





FOTO

In un bosco creato dalla magia,i rami alti e solitari,punzecchiano la luna,lei s'affaccia e scatta una foto..ricordo.

CAPRICCI

"I capricci sono espressioni genuine dell'infanzia e della senilità"

AI MIEI CARISS...

AI MIEI CARI FOGLI BIANCHI

Torno,
non dubitate.
Vado a fare un viaggio
In cerca di 
fascicoli impolverati,
missive ,
pagine autografe
sporche d’inchiostro e biro

quaderni a quadretti
e a righe.
Vado nella soffitta
della mia casa paterna.

A riesumare vecchie glorie
per una nuova,
incontaminata
storia
insieme a voi,
miei cari,odiosissimi fogli bianchi. 

INDULGENZA


INDULGENZA

Sono andato al lavoro,stamane,
senza entusiasmo.
  La fiamma salda la lastra zincata,
  avvito il coperchio della bara
  alla camera mortuaria e a domicilio.
   Lavoro mezza giornata.
Il pomeriggio mi porto a casa
Un’indulgente responsabilità
Con l’attrezzatura
Ben sistemata nella valigetta
Chiusa dall’accusa,
e una stretta al cuore
per aver sigillato un corpo,
imprigionato un’anima
in un feretro
di obbligata serena castità.
  Prima di giudicare
Tenete conto
Che per campare
Faccio questa vita
Ogni giorno della settimana.
La domenica  riposiamo,
io e il morto nella bara,
rimandiamo tutto a l lunedi.



RIGOLETTO??

Sono assolutamente convinto che potevamo fare a meno del sig.mi consenta,della sua immoralità personale,delle sue televioni,della sua stampa e delle sue bugie..un vero pagliaccio.un buffone che farebbe arrossire Rigoletto! All'epoca del Rigoletto c'era un'Italia da unire,questo cialtrone l'ha svergognata in tutto il mondo.

FINANZIAMENTO

Possiamo anche abolire il finanziamento pubblico ai partiti,a maggior ragione ci sarà un berlusconi che finanzierà il suo partito di lanzichenecchi prezzolati.

PAURE

La mia paura più grande è..Rinoceronte? Tigre del Bengala? No!!
La mia paura più grande è quella di non essere capito,non solo quando parlo,mi esprimo,ma soprattutto quando sto zitto.

Lievi ferite


LIEVI FERITE



Sette miliardi di parole
Gozzovigliano
negli emisferi
tutelati dal cranio,
e sono quelle
dell’abbecedario
dei fumetti,
delle  prime antologie
di scuola ,e delle riviste
dei giornali
dei romanzi epici,
delle Novelle per un anno,
e Le mille e una notte,
e mille, mille altre storie
e tutte quante,
ebbre, fanatiche
vaghe ed essenziali,
s’azzuffano
come monelli di strada,
tirano sassate
nei vicoli della materia,
ed eccone una tronfia,
una monca,
una che batte in ritirata.
Un miscuglio enciclopedico
Che mi riguarda ,m’ assale.
Ma torna utile.

E fa ragionare
deambulando
nel diario
di quella giornata
che capita spesso,
Claudicante.






                      


   

SOUVENIR D'AMOUR


SOUVENIR D’AMOUR

Venne una sera
dopo tante sere  
digiuno di baci,
s’appostò in quel vicolo.
Il lampione era spento.
  Le comari
  brontolarono rincasando
  cessarono d’imbastire
  le sartine..
Confabularono.

Solo i monelli
Continuarono a giocare.
Gridavano “Al lupo,Al lupo!!!
   Dal vicolo sbucò un ubriaco.
   E maledisse loro
   Bestemmiò il suo dio;
Il giovane amante timoroso
Pregò ,pregòil suo dio.
Perché il lampione
Restasse spento,
poi disse:
vieni presto,amore mio.

GIUDICARE

"Nei processi per diffamazione
condanno sempre la gelosia
quando offende l'amore."

SE POTESSI

SE POTESSI

Se potessi
Entrare in una parentesi
Di scienza futurista
Sarei pronto,
Gioia mia,
a navigare con una barchetta
nelle arterie
della tua anatomia;

ma se all’approdo
dell’esperienza
non trovassi te
ad attendermi
sulla banchina,
è meglio per tutti
che non ci sia anima viva
visibile in terra,
in cielo
e in ogni luogo,
tanto sarà sconvolgente
l’ira mia. 

domenica 23 settembre 2012

PIANGO!!!

"La Polverini minaccia le dimissioni"
Io sono distrutto,affranto,pieno di dolore..ma non per lei,scusatemi,ho appena visto sull'asfalto,un nido disfatto,con gli uccellini morti;scusatemi piango un dramma della natura,e oltretutto la Polverini mi è tanto,tanto antipatica.

venerdì 21 settembre 2012

DESTRA...SINISTRA...

Avevo un pastore belga che abbaiava spesso a un fittavolo che veniva a romper i cogl.... nell'orto dove abitualmente vigilava,un giorno si stancò e gli lasciò i segni dei canini sul polpaccio destro,non perchè come cane disdegnasse il sinistro ,ma perchè quel fittavolo metteva sempre avanti il destro ed entrava sempre dalla parte destra,era doppiamente antipatico al mio pastore belga in quanto tra i cani della comunità agricola era notoriamente considerato di..Sinistra.

RIFLESSIONI

Se il cane(il popolo)dorme,la volpe(la delinquenza politica) entra nel pollaio.

martedì 18 settembre 2012

sabato 15 settembre 2012

SCOMUNICA??

"Nel 1949 la chiesa scomunica gli italiani che votano comunista,oggi non può farlo,gli italiani hanno smesso di..comunicare."

AFORISMA

" L'erotismo è la rappresentazione dei tuoi sogni più ricorrenti"

martedì 4 settembre 2012

NOTE

NOTE: Ho frequentato prima e seconda elementare dalle moniche,prima del finire del secondo anno,una suora (madre?) mi ruppe il mio astuccio di legno a due livelli,traslava dabbasso e potevi mettere matite colori e altro in due piani;all'epoca credo si trattasse di una primizia di accessori scolastici.Mio padre era operaio,mia madre casalinga,credente,religiosa,non so se aveva finito la seconda ele
mentare,di sicuro l'aveva frequentata,all'epoca aveva ventisette anni,mi tolse dalle suore e finii le elementari al convitto.Quando sento dire i pregi delle scuole gestite dalla chiesa,mi torna prepotente questo ricordo,e soprattutto ricordo che il maestro che sostituì le moniche fu così bravo che ancora ricordo i suoi sistemi d'insegnare le materie,ancora oggi posso enunciare le provincie delle regioni in ordine alfabetico.Quello che non ho detto è che sicuramente quell'astuccio doppio ai miei genitori costò grandi sacrifici,ma la suora non aveva figli e certe cose non le capiva...Ah! dimenticavo,l'astuccio me lo ruppe sulla testa.

CONVINZIONI

Sono agnostico,ma per non sentirmi un povero disgraziato,non bestemmio mai,quasi mai,per dire tutta la verità.

lunedì 3 settembre 2012

OSSRVATORI

"Gli osservatori militari spuntano come funghi in ogni conflitto,e prendono nota delle schioppettate e delle cannonate che si sono scambiati i contendenti,poi riferiscono ai superiori che censurano le notizie a seconda dei loro interessi nazionali,quindi la verità la sanno solo...le cannonate:finito il conflitto tornano a curare il giardino,magari come faccio io che sono antimilitarista,o piantano cavoli e patate come mio cognato,anche lui antimilitarista.A quanto pare ci differenzia solo un lavoro...extra!!