Lacrime non ho
lacrime non ho versato.
Ho assistito al tuo pellegrinare
immobile e penoso,
e alla morte;
in un attimo
eterno e silenzioso.
Ormai ti prendono in braccio,
ti portano
da un letto a un'altro
come si fà
con un bambino addormentato;
ma sei mia madre
ed io
non sono così vecchio
da non ricordare
quando mi ci addormentavo
nel tuo letto;
non sono così vecchio
da non risentire
i passi accorti
e l'ultima carezza lieve
e una buonanotte sussurrata,
subito
nebulizzata e sparsa
nella dimensione
onirica del sonno.
Io
adesso vengo a sussurrarti
una buonanotte che non senti,
e con una cocciutaggine infantile
te la ripeto e te la ripeto;
io
vengo a salire
la scalinata del calvario,
vado a cercare
vado a chiedere
vado a lesinare
in un anelito delirante,
si può sperare? Dite,dite.
In un miracolo
dissero,mamma.
Posero qui
il turno breve
della tua vita.
Ti seguimmo
ti indicammo.
Ci fecero sostare
sotto un loculo di pietra;
ti lasciammo
al silenzio
delle dimore eterne,
silenti
al terzo piano.
Eri volo..Velia...Vetta
Chi fù cieco? Sordo? Zoppo?
Impostore divino,ingiusto.
Gianfi nn ho parole,davvero bella e commovente.Aveva ragione la presidentessa del premio.Sublime.Ho le lacrime agli occhi.
RispondiElimina