OMISSIS
Dietro un paravento di canne
ci togliemmo i vestiti,
ci coricammo
ci promettemmo
con le nostre parole;
ci chiedemmo con le nostre voci
ma nessuno dei due cuori
potè dare una risposta.
Le nostre voglie
restarono in un sacco a pelo
con la cerniera incastrata;
lungo il fiume
una corrente di malumore
ci portò vua la barca.
SENTENZA
Tre platani,tre platani mozzati.
Tre basalti,tre ceri,
tre rospi bianchi.
Sembrano tre scolari calvi
all'ora della ricreazione.
Tre teste
ghigliottinate dai palazzi
che reclamano spazio.
I merli sfrattati
fischiano un madrigale
col petto di marmo.
Tre platani,
tre platani mozzati.
Invece di potarli
li hanno castrati.
SI FA' COSI'
Non m'insegnasti quello che facevi
quello che facevi e sapevi fare meglio,
te ne sono veramente grato;
anche se no te l'ho mai detto,
non mi piaceva allora,e anche adesso
entrare in un bar per un caffè,
per me è un caso,
figuriamoci per restarci,
giocare a carte,magari d'azzardo.
M'insegnasti,e te ne sono grato,
a fare il nodo alla cravatta;
lo facesti con assoluto impegno,
furono due o tre gesti,
alcune mosse,un paio di giravolte...
poche parole.
"Si fà così,hai visto?"
M'insegnasti,e te ne sono grato,
a usare la Gillette col vecchio rasoio
e risciacquarlo nell'acqua corrente.
lo facesti con dedizione,
furono due o tre gesti,
alcune mosse ,un paio di avvitamenti.
Poche parole,poche parole.
"Si fà così,così,hai visto?"
Altro non ricordo di te,
e di tempo ce ne è stato!
Tempo e silenzio.
Tanto tempo che sei invecchiato.
Io sono rimasto dov'ero.
Aspettando un'altro insegnamento,
persino qualche trucchetto da baro,
per avvicinarmi un pò al tuo gioco,
farmi coraggio e chiamarti almeno una volta..
chiamarti papà.
un bel salto indietro nel tempo.Grazie Gianfranco
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