giovedì 24 marzo 2011

OGGI (Lettera aperta al domani)

Oggi,se vuoi essre moderno,stare in lizza coi tempi e dici: largo ai giovani: devi starci attento,e stare attento a non farti travolgere fisicamente,se poi hai anche accennato di andare a fare bisbocce e loro t'hanno sentito.
       Oggi decantare una poesia è come fare una serenata ad una lei al chiar di luna; quella casca dal sonno ed è mezzo impasticcata.
Prima c'erano i fratelli più grandi,gli zii,i genitori,i nonni,i vicini di casa,gli anziani,il maestro,il prete,il possidente....persino l'oste,e tutti contavano più di me;oggi sono io il fratello più grande,il parente più stretto,il genitore,l'anziano,il pensionato a cui tutti fanno riferimento,ma sono i figli che contano più di me per la mia signora,i nipoti che contano di più per i miei figli perchè sono i loro figli,e per i nipoti stessi contano di più i genitori anche se li affidano ai nonni:così che un neonato qualsiasi conta più di me magari solo perchè è il primo nato di una coppia di amici dei miei figli,i quali hanno anche adottato un randagio,quasi subito abbandonato,separato in casa,in giardino,ed anche quello conta più di me,perchè quando i genitori adottivi (per modo di dire) tornano a casa,chiedono subito notizie del cane,solo del cane.
        Oggi,sono proprio stufo di avere padroni,non sopporto più nessuno;  in proposito ho cominciato ad addestrare questo bastardello,solo per mordere...alle chiappe,chi dico io,a comando e con furore.
         Da uomo a cane,gli ho detto che lo sto facendo per il suo bene,in quanto "Loro" intendono riportarlo
al canile.
Mi auguro che abbia bene interpretato le mie intenzioni e che mi renda facile l'addestramento.
          Se non ci riesco,mando tutti a fareinculo,compreso il cane.

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