Scuotimi
dalla tua ragnatela,
fammi uscire,
lasciami cadere,
liberami.
Sarà forse meglio
sprofondare
in un cratere marino,
e se sarò capace
riemergerò.risalirò
a scoprire
l'agiatezza inutile
del sughero sull'acqua,
la stupida certezza
di superare l'onda
che ricerca se stessa;
non mi accorgerò di perire
naufrago sulla spiaggia,
inerte
nel flusso leggero
tra riflessi policromatici
dell'acqua chiara
e gusci vuoti
di conchiglie.
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