venerdì 21 ottobre 2011

UNA SCALA DI SETA

Mi elevavo....
          Si,si salivo....
Toccavo il cielo e spaziavo nel suo mistero
sempre più in alto e tutto era cielo;
dove mi trovavo,quando lievitavo era cielo
e mi dicevo che sarei arrivato al culmine
al culmine del cielo come un'orgasmo,
penetrando nella sua trasparenza
uguale ed infinita,
nel suo spazio accogliente ed ostile,
nella sua monotona,intima
indifferente scontrosità;
monotona nel suo eterno principio
di cielo immutabile
incommensurabile,ma assente,estraneo.


      Poi,prima del tocco finale
prima del foro apicale,
prima di piangere o esultare...
ho aperto gli occhi.
    
Disteso sulla branda,.ho visto
la scala di seta di un sogno,ritta
sul cielo inesistente del soffitto
che io stesso ho dipinto
color del ciclamino,
baluginante
dove appaiono le stelle.

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