venerdì 21 ottobre 2011

M'APPASSIONA L'AMORE

Dopo il tempo dei giochi nei campetti d'erba
e nei cortili di casa mia e degli altri ragazzi,
delle corse spensierate senza motivo,
delle promesse di una lampadina tascabile,
di un gelato fragola e vaniglia,
dell'ardire di ficcare il dito
nella torta di ricotta della nonna,
ho conosciuto l'amore,l'amore m'appassiona.
     L'amore crebbe a dismisura,cresce ancora
e ne ho dato più di quanto si suole prendere;
a furia d'insistere sono diventato balbuziente
con sospetta asma bronchiale,e adesso
per respirare
ho bisogno di una bombola d'ossigeno
e di un carrello per portarmela appresso;
necessità tutt'altro che ereditaria.
     Il padre di mio padre e mio padre stesso
si rigeneravano elevandosi fino all'aia
che dominava tutta la campagna coltivata,
si sdraiavano nella radura per mezza giornata
e se non s'addormentavano,senza dubbio
qualche filosofia si scambiavano,
ed ognuno s'improvvisava guaritore taumaturgo.
     Il nonno era in vantaggio
senza avere la barba bianca.
     L'amore m'appassiona,
m'appassiona l'amore,e guai
poveri noi se prendesse il sopravvento
l'egoismo,l'apatia,l'idolatria del denaro...
Saremmo dei fagotti biologici,
stanziali o nomadi,mostri
mostri da far paura
persino a Dio.


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